Queste giornate promettono primavera. I bulbi sono sbocciati e il susino di fronte alla mia finestra, fino a poco fa in fiore, è già ricoperto di foglioline verdi e freschissime. La mattina raggi di sole fanno capolino sul tavolo della cucina e mi danno il buongiorno a colazione. Ma sono anche giornate che promettono neve, improvvisamente il cielo si fa grigio, scende qualche goccia di pioggia, si alza il vento…fa freddino, fa freddissimo!
E così ho voglia di fresco, ma anche di caldo. Di qualcosa che non sappia troppo di inverno e mi ricordi il verde, ma che mi scaldi e riempia il palato.
Il mio armadietto, la mia scorta, mi riserva sempre qualcosa che incontra i miei desideri. Un oolong taiwanese a bassa ossidazione della zona di Shan Lin XI, raccolto questo inverno (novembre 2019) e spedito da Ecocha.

Al naso si presenta vegetale e intenso, dolce e lievemente speziato. Immediatamente riempie il palato. Nelle prime infusioni si distinguono note di verdura appena scottata al vapore, zucchine baby o erbette di campo giovani e dolci. Proseguendo diventa sempre più morbido e rotondo. Dalla quarta infusione il palato è completamente avvolto, il tè è pastoso, super burroso, con una nota sapida finale, che mi ricorda alcuni biscotti che ho assaggiato in Normandia.
Un tè equilibrato, complesso e persistente. Mi ha accompagnato per un numero di infusioni… imprecisato! Sì, decisamente imprecisato: strada facendo, concentrata sull’aroma che evolveva a mano a mano, ho perso il contatto con il cronometro e mi sono lasciata guidare dal suo gusto e profumo.
Un sorso rinfrescante sulle labbra, una carezza tiepida al palato. Un raggio che illumina questa primavera che inizia e una coperta che protegge dall’inverno che finisce.
