La Pasqua si avvicina. Quasi non sembra che tra poco sarà festa, in questi giorni immobili che stiamo trascorrendo in casa. Questo stare tra le mura domestiche però ci porta, in tanti piccoli momenti, a riscoprire il piacere delle piccole cose e la soddisfazione di fare e creare con le nostre mani.
In vista di domenica, c’è una tradizione che non si può dimenticare né disattendere… anche se siamo un po’ cresciuti ormai: l’uovo di cioccolato! Che sia grande o piccolo, creativo o classico, elaborato o semplice, deve proprio fare capolino sulla tavola della colazione pasquale.
Purtroppo non possiamo gironzolare nei supermercati con la solita flemma alla ricerca dell’uovo più allettante, né visitare pasticcerie e negozi di ricercate dolcezze. E allora perché non tirarsi su le maniche e provare a crearlo da noi stessi?

Sweet Artisan Stories, Romina Coppola, è una foodblogger appassionata di cucina naturale, healthy e raw. Se vi capita di sfogliare uno dei suoi libri non potrete che restare ammaliati dai suoi scatti, dalla sua creatività e dalla sua competenze. La maestra ideale per aiutarmi a realizzare il mio uovo di Pasqua crudista.

Innanzitutto gli ingredienti sono rigorosamente raw, a partire dal cacao in polvere e burro di cacao. Zucchero di canna e sciroppo d’acero per dolcificare. Burro di mandorle per ammorbidire la texture e granella di mandorle per aggiungere un tocco “crunchy”.

Una volta sciolto il burro di cacao e aggiunti tutti gli ingredienti, ho fatto aderire il composto alle pareti dello stampo, ruotandolo lentamente e con pazienza, affinché lo spessore fosse uniforme (o quasi…non è così facile da gestire come sembra vedendolo fare da mani esperte!). Quindi l’ho lasciato riposare a “testa in giù”, fino a che non si è solidificato. Ho imparato che bisogna fare molta attenzione alle temperature!

Quando è stato il momento (si stacca da solo dal suo stampo quando è asciutto!) lo ho chiuso, avvolto nella carta stagnola e infine in una nuvola di carta velina, fermata con un nastro dorato e un filo di spesso cotone écru. Ovviamente, amo le tradizioni, ho atteso la mattina di Pasqua per aprirlo…e per assaggiarlo!


Non è mancato un ultimo tocco speciale: la sorpresa. Il mio maritino ha nascosto all’interno un pacchettino che aveva da parte, scelto apposta per un’occasione come questa: una catenina, realizzata da Fretsy, con due ciondoli tondi: una tazza di tè per il più piccolo e una frase per il più grande, “Tea, a hug in cup” (“Tè, un abbraccio in una tazza”). Ma quanto è vero… pensiero proprio azzeccato per me, no?


È stata un’esperienza davvero divertente. Non sono esperta nella lavorazione del cioccolato, ma mi è piaciuto provare e sperimentare, ho apprezzato poter scegliere gli ingredienti e bilanciare io stessa il mix di sapori e consistenze. Raw, biologico e equosolidale, mandorle piuttosto che nocciole, sciroppo d’acero per dolcificare e dare un aroma tutto personale: adoro poter “creare” in base ai miei gusti e desideri.

Ma ammetto di aver avuto anche un altro cioccolato per coccolare il palato in questa Pasqua alternativa… ve lo racconto nel prossimo post!